IDA
- 11 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min

The Sicilian Bride

Io allora non avevo visto il mare che una sol volta, ma ne conservavo un’aspra nostalgia da innamorata. Verso sera fissavo l’orizzonte; socchiudevo un po’ gli occhi; accarezzavo i contorni e i colori tra le ciglia: e la striscia dei colli si spianava, tremula, azzurra: a me pareva il mare e mi piaceva più del mare vero

Antonia Pozzi 1929

Ci sono posti in cui è possibile immaginare, dove i sogni possono trasformarsi in reali immagini di bellezza.

Spesso per cercarli bisogna viaggiare molto lontano, per chi vive dentro un’isola, un’isola molto grande come la Sicilia questi posti si svelano in molti modi. È il velo che si spiega, la tenda che copre una casa apparentemente dimenticata, una fila di tegole di terracotta che sovrasta le alcove. Questi luoghi che ci appartengono, in ordine come la fila di panni dall’ odore di montagna che sventola al vento e al silenzio, tra le vie strette in cui filtra la luce, siamo in grado di riconoscerli e di restituirli. In un sogno, in un racconto, in un viaggio che può accadere una sola volta e in un luogo che ci ha scelto.

La sposa siciliana è la prima parte di progetto con cui vogliamo far conoscere una storia, una storia di tradizione e amore nei luoghi che abbiamo fotografato per più di trent’anni. La Sicilia interiore, traendo ispirazione da brani e poesie di uomini e donne che hanno amato la montagna e con essa il sapore dei luoghi raccolti e delle cose semplici. Ringraziamo semplicemente voi che per tutti questi anni ci avete affidato le vostre storie e il vostro amore in maniera esclusiva rendendoci parte di un progetto più importante. In questi ultimi anni spesso abbiamo raggiunto coppie diverse in luoghi diversi, ma sempre abbiamo portato il nostro modo di lavorare, il nostro modo di avvicinarci alla loro dimensione, al loro sogno che si svela proprio come quando ad una curva giri l’angolo e ti senti a casa.